TEMPO

Frettoloso corri...ma non fuggirai da me,...
anche se ora la quercia è rugosa
e si spoglia la corteccia.

Sono come le rughe, arate di vita vissuta
e del suo incisivo passaggio,
odo ancora il canto di un divino autunno,
innanzi a me folleggiavano foglie danzanti di
incitante libertà,una di loro si staccò prepotentemente
e iniziò a volare ammaliata dalla nuova brezza.

Ho memoria dei suoi slanci infiniti,come passi di gazzelle,
su labbra assetate di immenso,
pronte a colorarsi d'arcobaleno.

Ondeggia tra le ali del vento la foglia che sussurra tra i rami
ed esulta dipingendo i docili e teneri albori.

Ritorna a me una maschera,indossata per dovere ma non c'era il carnevale...
si celava tra righe distorte e pettegole di un inchiostro schizzato.

Calò il sipario,la figura mascherata e accartocciata divenne vera in quei muri di inconsapevolezza prese coscienza.

Effimero tempo, sei immenso come un istante dorato di sole
In cui il cuore canta disegnando emozioni e dolci sapori.

Troppo in fretta scappi ma devo lasciarti andare
per non perire di dolori e rimpianti...