40° POESIA A TEMA - A MIO PADRE - di LAURA PETRARCA
10.04.2017 21:53Natale 2001.
Natale si avvicinava e la mia casa,
di addobbi rosso-dorati, si agghindava.
Ed io, ai fornelli, instancabile m'affannavo,
per allestire pranzo e cena per tutta la brigata.
Mia madre mi calmava, il papà incalzava e,
con domande a sorpresa, cercava di sapere,
quanto avrebbe potuto da me gustare.
Qualcosa gli accennavo ma lui, goloso
come pochi, all'improvviso esordiva:
-” Zuppa di pesce per primo? Bene. Ma,
con tutti i pesci, vero?”
-” Sì, papà.” Rispondevo e, dentro di me,
involontariamente sorridevo. E, mentre
lui mi domandava, con l'acquolina in bocca restava.
Era compiaciuto come un bimbo, nell'attesa
di quella grande giornata che, per lui, era fatata.
-” Ma, un po' di pavrà, la sera ci vorrà! E pure,
un branzinetto lesso con maionese. Tacchina arrosto
è tradizione, insieme al torrone e al panettone che,
come nostra tradizione, vorrà l'accompagnamento
della crema di mascarpone e … se ci fosse il
gelato stracchino con un leggero sorbetto al
calvados, sai, Maigret lo beveva sempre e
per sciacquare la bocca e pulire il palato, sarebbe
decisamente un'accoppiata vincente!.....”
E così continuava, nel mio silenzio, falsamente indifferente.
Quell'anno, superai me stessa organizzando pranzo e
cena, con tante e tali portate che, alla fine, mio
padre felice mi disse: -”Brava, sei una squisita donna
di casa! Ma, perchè non apri un ristorante?”
Ed io felice, mi domandavo quale forza misteriosa
mi avesse guidato e supportato. Io stessa mi
rendevo conto che esageravo, eppure, non mi arrestavo.
A fine serata, soddisfatta del successo avuto,
mi son ritrovata felice... ma, felice in modo strano.
Non so come, non so il perchè.
Forse, avevo intuito caro papà, che quello
sarebbe stato l'ultimo Natale con te!
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