MANI DI FEDE

Rughe e sudore 
hanno segnato gli anni tuoi nei campi, 
sempre a sperare e a pregare 
che le tue mani di fede ricolme 
seminassero fortuna nel ventre della terra 
che a te si apriva un po’ con ritrosia, 
più per dovere che da piacere spinta. 
Il sole asciugava le gocce 
che sul viso lente ti segnavano 
e tu invocavi lacrime dal cielo 
che non vedeva le tue mani giunte 
ed era sordo al tuo implorare 
per un dono che per te era vitale.
Curva la schiena avevi
ma ti appagavi nell’adorazione 
delle infinite rughe della tua terra 
che con te invecchiava, 
sposa che hai amato, 
curato in tempi avversi e mai tradito. 
Ora che il tempo è giunto 
di riporre gli attrezzi e di partire, 
te stesso le hai affidato
col cuore in mano 
e col sorriso che sembra una ferita, 
ti ritrovi con lei a giacere, 
come fossi tra le braccia di un’amante, 
in un ultimo sospiro di piacere.