STELLE CADENTI

Ho alzato gli occhi al cielo 
questa notte in cui 
le stelle 
scenderanno in terra 
ad ascoltare i più nascosti desideri
di una Umanità che sogna e spera.
Accanto a me 
c’è uno scrigno antico,
preziosamente nel tempo custodito,
per il tesoro 
che al suo interno vi ho racchiuso. 
Lo sguardo mio si è perso, 
dolcemente. 
Come smarrito è
nel manto oscuro di una notte 
che punteggiata appare 
solo 
da mille magiche fiammelle.
La luna, 
con discrezione,
nelle sue stanze è andata a riposare,
lasciando il ruolo, 
che è di prime donne, 
alle sue amiche ancelle, 
le risplendenti stelle.
Tutto è silenzio intorno e pace,
solo 
odo il battito del mio cuore.
Rimbomba 
la sua voce appassionata
in questa immensità
che mi circonda e turba.
Non oso proferir parola alcuna 
per tema che le infinite gemme, 
assai guardinghe,
si avvedano dell’ansia che mi assale 
e tutte insieme si tuffino dal cielo
che orbo resterebbe d’improvviso, 
vogliose di frugare nel mio scrigno
tutte protese ad esaudire le mie voglie.
Ma uno e uno solo
è il mio più grande desiderio:
abbassare vorrei lo sguardo mio 
ed incontrare per mille e mille anni 
ancora 
quello tuo.