"Porterò qualcosa"

Spengo quella piccola candela, dopo aver letto un oceano di letterine, Sarà una lunga notte, faticosa e di lavoro. La porto con gioia sulle spalle, anche se stanco, con quella serenità quasi perfetta, insieme alle mie renne, in ogni angolo di focolare ad ascoltar lo scintillio di un fuoco. Tu sai dirmi la fonte da dove zampilla Improvvisa, quella mia speranza buona? Sono quel vecchio dalla bianca barba, dicono che a tutti porterò qualcosa, una bella cosa. Ho voglia di gettarmi in gomitoli di strade, e senza contar le ore, camminar in quell'azzurra sera, che di stelle si farà lucente nel blu del cielo. Tra angeli e palme, nastri sfere e ceri attorti, si placano furiosi i venti, dal frastuono risonante, tra i rami fermi e rispettosi. Frettoloso vado, in quelle strade deserte e fredde, ma quale Natale vedrò ? Da questa a quella casa giro e osservo, ovunque è festa, dai borghi e nei villaggi, giù fino al mare. Quel che vorrei vedere son fanciulli dagli occhi esultanti e grida. Dinanzi al presepe, intorno ad ogni fuoco, col suono di zampogne e canti sacri ignoti e noti riuniti al gran cenone. Qual è il Natale che vedrò, se ora un consiglio ti regalo ? Dimentica per altri quel che fai, ricorda soltanto ciò che per te fanno, non credere che il mondo ti debba qualcosa, pensa a quello che gli devi. Metti i tuoi diritti nel fondo della lista, ma i doveri li nel mezzo. Fai di più, più del tuo, accorgiti se puoi, che unico non sei, guarda sempre oltre gli occhi, guarda l'anima. Cerca di capire che la tua esistenza non dipende da ciò che dalla vita avrai, ma da ciò che a darle riuscirai. E non rimproverare l'universo e l'infinito per come ora va, trova di prato un ritaglio e semina la tua felicità. Ricorda sono quel vecchio dalla bianca barba, dicono che a tutti porterò qualcosa, una bella cosa. Nella fredda notte di Natale, non porto solo giochi, ma anche buoni auspici, Ora sei disposto ad impegnarti? Sarà Natale tutti i giorni, e potrai sussurrare e dire al mondo: è mezzanotte, è nato.