32° POESIA A TEMA - EMIGRANTI RICORDI- di SILVANA LA PERNA
30.09.2016 15:32PROFUMO DI ZAGARA E CEDRO.
È sempre lo stesso cielo
ma tante sono le sue anime,
i suoi colori!
Quando il mondo fece una capriola
e mi catapulto'in cieli sconosciuti,
saturi di piogge,
furenti. ..austeri.
Quanto tempo!
Smarriti occhi di bambina,
abituati alla luce,
videro l'epilogo di sogni infranti!
Povera anima
frastornata dal cambiamento,
anima ribelle,
anima indolente...
il suo cuore catturato dall'inerzia,
pesante come un macigno
nell'effimero petto,
ansimante d'angoscia
Anima fluttuante
vagava in labirinti senza uscita
fra gente frettolosa
che non comprendeva.
Infausta terra senza odori,
copiosa malinconia dei caldi raggi,
dell'odore di mare nell'aria...
la sua brezza salata,
il profumo di zagara e cedro!
Il tempo va'
e alleggerisce anche
i più pesanti fardelli,
calma i più furenti uragani.
Quando piccoli fiocchi
di bianco cotone
rallegrarono l'aria di freschezza,
di purezza
e con soffice fruscio mi avvolsero
come morbida carezza,
fu come unguento per l'anima labile.
Mi innamorai di quel cielo straniero,
delle sue lunatiche nuvole,
dei pittoreschi paesaggi innevati.
Ma la voce del mio mare,
il profumo di zagara e cedro
era un coro incessante,
un richiamo...
ed io tornai alla mia terra,
tornai al mio primo amore!
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