Quella scalinata

Ricordo una scalinata di rimpetto a casa mia…
Nella contrada (San Michele) 
Al mio paese d'origine, laddove…
Lasciai i miei ricordi, brutti e belli. 
Saltavo a due a due quegli scalini…
Come una capretta scatenata, mai stanca e affannata. 
Passavo sempre di là, da quella scalinata…
E guardavo sempre quella porta, laddove…
Abitava un compagno di scuola e amico di giochi.
I miei lunghi capelli sciolti...
Svolazzavano nel salterellare!
Le lunghe ciocche coprivano il mio volto...
E con un gesto della mano li facevo librare nell'aria...
Sembravano di seta, sparpagliate al vento!
Ricordo le corse affannate in quella scalinata...
E i giochi adolescenziali con i miei coetanei...
Sotto il sole rovente, al chiarore lunare...
E l’aria pura del mio paese d'origine...
(Nicosia della bellissima e incantevole Sicilia.)
Quando ripenso quell’epoca...
Dall’ emozione mi manca il fiato.
Se chiudo gli occhi…
Percepisco il profumo del mandorlo in fiore.
L’odore intenso e unico degli agrumi della Sicilia... 
E il sapore del pane fatto in casa...
Preparato dalle mani di mia madre. 
Ricordo una culla di canapa, laddove fui cullata…
E il dolce sorriso di mia madre...
Che solo al pensiero…
Il mio cuore incomincia a palpitare di gioia.
Rivedo la figura rassicurante di mio padre...
E il coraggio che mi trasmetteva nel vedermi scoraggiata.
Le sue innumerevoli raccomandazioni ...
Quei rari valori al giorno d'oggi...
Indispensabili per vivere.
Adesso ho tutto, eppure...
Rimpiango quei tempi remoti...
Nonostante la povertà d’allora.
I ricordi della nostra infanzia...
Riaffiorano con nostalgia alla memoria…
E rimangono indelebili…
Nella nostra mente e nel nostro cuore!