28° POESIA A TEMA - MADRE- di ROBERTO BUSEMBAI

07.05.2016 20:59

ALLA MADRE

Era il profumo denso a svegliar le mie voglie
di scendere in cucina per assaporare 
delizie che bruciavano nel forno
a legna, nel primo mattino di ogni giorno,
tutto preparato da una mano gentile
che fatica e dolore sembrava non avere
o non lo faceva capire, e questo 
solo una madre lo può fare.
Aveva nei capelli sempe un fiore,
colto nel portar cibo alle galline,
a coglier l'erba per dargliene da beccare,
e prendere l'uova fresche per farne
pasta o frittata o altri cibi,
era di solito una margherita
che bianca nei suoi petali 
donava freschezza e gioventù 
anche se gli anni si notavano sulla faccia
e nel sempre più mesto il portamento.
Sorrideva ogni momento con fare grazioso,
del dolore suo non aveva tormento,
di quello de gli altri, il suo compagno
e i suoi figli, ne soffriva in silenzio eterno
ma dava conforto come se non 
ci fosse in noi alcun danno.
Era la sera, al terminar del giorno,
che dopo le faccende della cena,
finalmente sedeva davanti al caminetto
spento d'estate, acceso in pieno inverno,
ma solo per riposare la schiena e le gambe,
perchè le mani dovevano sempre agire
e ricamava o faceva maglia,
mentre parlava delle cose di famiglia
e pure a noi bambini ci brontolava
se tentennavamo nell'andare a letto.
Ancor mi manca, dopo tanti anni,
non tanto la sua dolce presenza,
non tanto la sua calda voce,
non tanto la sua lottata esistenza,
ma quel bacio dato nella notte
quando già sotto le coperte
facevo finta di dormire
per assaporare quelle fresche labbra
che lei posava sulle rosse guance,
donandomi in un bacio tutto
il suo spirito di madre 
e sussurando tra le labbra mi diceva,
buonanotte figlio seguito da una mia
lacrima nascosta sempre sotto il guanciale.
Madre è questo che mi manca 
il tuo indiscusso e indiscutibile amore.

 

 

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