Tesi la mano e ti prendesti il braccio,
te lo feci notare e non capisti o fingesti 
per comodo，
pagai lo scotto rimanendone ustionata,
ero troppo innamorata del tuo credo e non capii 
in che trappola era finito il topo affamato
che mangiò più volte il cacio e la mela avvelenata.

L'ultimo accaduto fu quando mi accorsi
che la pianta del limone del mio giardino si stava spegnendo...
non era stata da te dissetata e ti rimproverai.

Capii che le sue lusinghe,i suoi abbracci
erano solo false sinfonie
e spartiti di comodo.

Hai tradito e sei falso come il bacio di Giuda,
sei un putrido infame
e figlio dell'inganno.

Ebbene si,sei stato proprio una nota stonata
in un arpeggio di mille sfaccettature.