27° POESIA A TEMA - IL BACIO DI GIUDA- di IRIS VIGNOLA

10.04.2016 23:42

IL BACIO DI GIUDA

Si compì quel che doveva, 
dei profeti, quella traccia già prefissa,
nel destino di veleno, eppur d'amore, di quell'uomo,
di quel Dio che, sì tanto, aveva amato,
da non cedere al baratto, di salvare il proprio corpo,
designato al Crocefisso.
Quella notte, era insonne, attendendo la sua sorte,
consapevole di tutto, nel suo spirito vessato, eppur perfetto.
Da quel bacio, a Lui, sottratto,
nel giardino dell'infamia, Getsemani, fu svenduto,
da quel pugno stretto, su trenta denari d'argento,
quell'amore universale, esistito e conclamato,
nel dolore del martirio, nel tormento del supplizio.
Nei Vangeli, le Scritture, citan Giuda il traditore,
maledetto, dal Maestro, che aspettava, nel silenzio,
si compisse ciò che già era stato scritto, dal volere di Suo Padre.
Nella foga del suo gesto, l'Iscariota ebbe capito.
d'esser tramite diretto, a condannarlo,
destinato a conceder che, lo spirito del Cristo,
s'affrancasse dalla carne,
esalando il suo ultimo respiro, dalla Croce.
I suoi chiodi, trapassati nelle membra,
trapassarono la mente, dell'orrore del misfatto,
imprimendo, con il sangue del Suo corpo,
vile marchio di meschino traditore.
L'amarezza del prescelto, 
remissivo tanto incauto, nell'agevolare il fato,
nel rimorso di sancir la profezia, sulla fine del Messia.
Fu tardivo, maledire quel suo bacio, penzolando dalla corda,
sulle labbra sciagurate ardeva il fuoco dell'inferno,
nello spettro della morte, il suo cuore sanguinava,
per aver ceduto l'anima al demonio,
nell'istante in cui il denar, caduto al suolo, allor contava.

 

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