LA CORSA

Sembra che un treno parta
dalla prima stazione della vita,
il giorno in cui si nasce
per arrivare la dove un giorno si cresce.
La corsa folle di un perdente,
la corsa normale di un qualunque,
la corsa frenetica di un pensante,
la corsa tragica di un “Rampicante”.
Così si inizia un vivere giocando, scoprendo,
per arrivare alla seconda stazione sbuffeggiando.
Si passa alla terza dell'innamoramento,
poi si arriva al maturando,
di la fino alla fine dell'essendo,del sognando.
Come quel docile trenino
ti porta solitario sorridendo
per lui è sempre un passaggio obbligato
quel mondo vivendo,
qualunque esso sia è sublimare il tempo.
Sbuffa da giovane masticando
il tenue ricordo di un amore che sarà forse eterno,
si rallenta nel vecchiare,
non funziona più lo scambio,
si va dritti verso la conquista del sogno.
Quel binario morto ove sospirar è dolce,
dove tutto è eterno.