Non camminar così veloce 
fermati un attimo

in una solitudine t'incontrai
fra terra e cielo

bruciavano le tempie
in un calor d'amore

guardai la tua bellezza
di giovane età

eri così fiero dei tuoi anni 
ed il futuro si apriva in te

alla terra donasti i tuoi sogni 
di figlio e padre

e alla terra sacrificasti la vita
fin dentro il sonno l'ombra ti oscurò il sorriso

nel plenilunio depositasti il dolore 
fu rabbia ed impotenza

tra fili spezzati e polverosi 
si dispersero sui rottami dello spazio

le cicale si nascosero nei gelsomini
per non gridar nel pianto

Ho voluto parlar di te 
padre mio…

dentro le braccia tue
vorrei dormire

la tua piccola figlia
spaventata

lame ti trafissero il cuore di un grande dolore
orfano da giovane orfano da vecchio

io porto il nome tuo 
e ne son fiera

e da quì continuerà a girar la ruota 
da padre in figlia

la corona di spazi eterni
girerà all'infinito dicendo
un semplice 
Bau... bau... bau… al mondo

nella speranza di un silenzio di pace
padre vivi in me nei miei occhi

luce sulla tua lanterna 
di un faro sempre acceso 
grazie e un bacio
tua figlia Rosaria 
"A mio padre"