Non mi arrendo al mio dolore
distesa sul letto dell'ospedale,
proteggo di giorno l'ultima speranza
lontana dall'odio e dalla rabbia.

Un morbo spietato divora le membra
spingendo la vita verso l'inferno,
eppure il cuore combatte ancora
adornando le guance col pallido rossore.

Stringi la mia mano,
stammi accanto,
non voltare il viso coperto di lacrime,
illumina il buio col tuo sorriso,
rinforza il coraggio d'umano sognare.

Abbracciami forte in ogni istante,
non lasciarmi, 
ti prego, 
tra gli artigli del male.