Profumo autunnale

Ed è arrivato l’autunno!
Alzo gli occhi al cielo…
E guardo gli stormi di rondini in volo
In procinto di espatriare nei paesi caldi...
E la malinconia...
Attanaglia la mia gola per la loro assenza.
Gli alberi incominciano a perdere il loro fogliame...
Foglie giallognole che cadono a terra, una a una…
Formando un soffice tappetto nell’attesa…
Della loro morte al macero.
Il salice piangente piange a dirotto...
Le proprie lacrime sembrano...
Bellissime gocce di rugiada mattutina!
Il primo freddo è alle porte…
E il fuoco arde già nel caminetto.
L’odore delle caldarroste si espande nell’aria…
Dolce invito per grandi e bambini.
Sulle nostre tavole imbandite c’è già...
L’olio del nuovo raccolto dal profumo inebriante
Dolce delizia del palato dei buongustai.
Dopo la vendemmia…
L’odore dei tini è un profumo invitante...
In attesa del nuovo e pregiato vino.
Il freddo autunnale…
Fanno rintanare le talpe nelle loro tane, nell’attesa…
Dell’agognata primavera, dopo un lungo letargo.
Mi affacciata al mio terrazzo…
E scorgo le nonnine con lo scialle sulle loro spalle…
E le pantofole di peluche colorate, tale ai bambini.
Fanno un’indescrivibile tenerezza...
Che verrebbe voglia…
Di strapazzarli di carezze e teneri baci.
Se potessi...
Gli riscalderei le loro mani intirizzite dal freddo...
E gli bacerei le loro guance rugose
Che parlano della loro vita vissuta...
Tra ristrettezze per risparmiare quei pochi soldi...
Guadagnati con dura fatica e sudore.
Li vedo seduti su una panchina di un prato...
Che scrutano gli ultimi raggi di sole, nell’attesa…
Che giunga presto la primavera...
E Nella speranza...
Di arrivare in vita al loro traguardo prefissato…
Dopo il lungo freddo invernale.