19° MUSICANDO CON LE PAROLE- IL MARE D'INVERNO- di RANIERO IAFANTI
06.12.2015 00:09Quel mare cosi buio nella notte colma con lumini di stelle, accende la luna per farsi scoprire. Quel mare che si sveglia dentro albe illuminate da un sole assonnato, ruba e fa suoi mille colori e si veste di giorno. Attento è quel mare, osserva barconi carichi di speranza, poi all’improvviso distratto li porta nel fondo ad abbracciar la morte. Scruta e spia gli innamorati scambiarsi gli occhi ed eterne promesse, che durano solo un 'attimo che fugge. Quel mare sereno, quel mare violento, che spazza e muta stagioni protegge o distrugge il duro lavoro di reti tirate, che spesso son vuote. Osserva impietoso l'attesa dei figli, accarezza della donna il pianto che ammara lacrime per cercar l'altra meta del cuore. Quel mare gioioso che culla crociere, nasconde disastri e tesori. Quel mare ancora e ancora, quel mare egoista che si increspa eccitato, fa l'amore dentro un vento di maestrale e si placa in orgasmi di schiuma. Quel mare tanto immenso, che allontana ed unisce terre lontane. Assiste seduto e indifferente scene di guerre lontane, dove corsari e dragoni mischiano sangue in acque che rosse si fanno. Quel mare, che come un palcoscenico, ci guarda e in scena ci accoglie, in notti di caldi falò, che cantano suoni e sorrisi. Quel mare che t'abbraccia e ti stringe, quando piangi come un bambino, che evoca un ritorno e accende un ricordo mai perso. Quel mare è dentro di noi, non sarebbe dono divino, se non fosse così mare.
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