17° MUSICANDO CON LE PAROLE- PER AVERTI- di IRIS VIGNOLA

08.10.2015 00:09

PER AVERTI

Squarcio momentaneo, 
d'un dì del tutto uguale agli altri,
occhi intriganti, si son palesati,
su cui, il mio sguardo, a lungo, ha sostato.
Ricordo ancor cos'ho provato, in quel frangente.
Sensazione alquanto strana, m'aveva catturata. 
Un fascino diverso, del tutto inspiegato,
da una piccola foto, aveva trasudato.
Quell'uomo rude, all'apparire, avrei voluto,
sebbene, un certo non so che, emanasse,
lo sguardo suo profondo.
Per averlo, avrei fatto di tutto,
dalle sue braccia, per esser circondata,
avrei dato me stessa,
i suoi baci, fatta, m'avrebbero, fremere di vita.
Lusinghe seduttive, illusorie emozioni,
vagheggiamenti di chi, troppo presto, s'era spento,
avendo perso cognizione del tempo e dello spazio.
Miseri morti viventi, in cerca d'essere capiti.
Miraggi d'amore l'avrebbero adescato,
mirando ad uno spirito affamato, 
del mero sentimento ch'alimenta il vivere sensato.
Per averti, avrei dato i giorni miei, per essere colmati.
Ho barattato moine e adulazioni,
che mai ho ritenute come mie,
con frasi talvolta dure, a smuovere il pensiero immobile,
ad apportare riflessione, atte a non perdere se stessi,
al fin di non aver rimorsi d'eventuali errori,
di cui pentirsi per tutta l'esistenza.
La dignità d'un uomo, d'egocentrismo, pecca,
sancendo di venir prioritaria.
Sono andata, infin, a cercar sogni, di fantasia, plasmati,
per ricondurli a te e farne così prosa,
in modo da viaggiare, insieme, con la mente e il cuore,
per estraniarci da realtà attuale,
nell'attesa d'un fatale disegno, comunque già prestabilito.

 

 

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