15° POESIA A TEMA - BRIVIDI D'AMORE- di ROBERTO RIZZARI
05.05.2015 16:19BRIVIDO IBRIDO
E mentre ti penso ancora lo sento salire
questo brivido ibrido che mi pervade
come un lento fiume che nell'affluire
mi lascia esausto e la mia anima cade.
E' un silenzioso scorrere che non fa rumore
mucillagine densa nelle mie vene spezzate
una morsa nel cuore che mi dà solo dolore
uno strappo alla vita come tele sfregiate.
Ci sono momenti che non riesco a star fermo
ma poi tu riappari e mi sei quasi di fronte
il mio sangue puzza come se fosse raffermo
ed io non mi sento più come acqua di fonte.
Se solo riuscissi tu lontanamente a capire
come scorre lento e incerto il mio sangue
quanto tempo ci vuole per vedermi morire
non lasceresti il mio corpo inerme ed esangue.
Il mio plasma oramai si è fatto petrolio
come l'alcool sul fuoco si incendia veloce
è irreversibile come neuroni colpiti da polio
nella mia gola io non sento più uscire la voce.
E questo brivido ibrido che non so dove nasce
mi svuota la mente e invadendo le ossa
mi stringe il cuore con enormi ganasce
sono come il becchino che si scava la fossa.
La lancetta dei secondi è oramai arrugginita
solo ragni impazziti sento io nel cervello
fanno bozzoli muti che non avranno mai vita
congelati ed inermi come carne al macello.
Ma quel brivido ibrido che il cuor mio pervade
mi trascina lontano e non mi lascia un momento
son trafitto al costato come da mille e più spade
son disperso nel tempo come foglia nel vento.
E' l'amor tuo che voglio e non ho più ritegno
non ho più rimorsi e non conosco vergogna
mi hai piantato nel cuore un paletto di legno
hai lasciato il mio corpo esposto alla gogna.
Ed ogni goccia che cade dall'alto del cielo
si trasforma in oceano e lì stesso mi inonda
sono come una serpe intrecciata su un melo
durerò io ben poco come il Titanic che affonda.
Coniugare il verbo amare non è cosa ovvia
se di mezzo c'è indifferenza e non solo quella
come cercare un monile in mezzo alla sabbia
ti ritrovi come frittura di pesce in padella.
E quel brivido ibrido che ancor non mi lascia
mi riempie di fremiti e mi raggela le ossa
è l'immagine tua che mi da solo angoscia
e neppure nel sonno riesco a far giusta mossa.
Se io dormo ti vedo e torno quasi cosciente
ma come fossero cemento ho gli arti bloccati
tu folle chirurgo ed io a cuore aperto il paziente
dirigi un'orchestra di infermieri shoccati.
E' un amore un po' strano lasciarsi ammazzare
come uno scultore fallito che mi vuole scolpire
sentire le tue mani il mio cuore plasmare
le carni e la mente per poi lasciarmi morire.
Ti perdono di tutto ma condanno una cosa
l'avermi ingannato segnando così la mia vita
l'amor non si chiede è come donare una rosa
prima d'averla iniziata hai barato partita.
E questo brivido ibrido che tu mi hai lasciato
mi percuote le membra come fossi di gomma
disteso al sole cocente su questo selciato
di questa mia vita non traggo più somma.
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