12° MUSICANDO CON LE PAROLE- LA NOTTE -di IRIS VIGNOLA

12.03.2015 00:04

 

LA NOTTE

Avevo te e avevo il mondo intero fra le mani,
quel mondo sfaldatosi piano piano,
giungendo a scomparire inevitabilmente,
abbandonandomi al sussurro del silenzio.
Dolore irreversibile, quel pugno sferrato a tradimento,
sanguina il cuore,
intanto che l'amaro sale dellle lacrime assaporo,
ferito a morte da vile sorte avversa,
questo mio corpo che or non t'appartiene.
Chiusa la porta...
Sento i tuoi passi sempre più distanti,
mentre la notte giunge con l'oscuro velo,
steso sugli occhi miei, gonfi di pianto,
amplificando all'apice l'empio dolore,
straziante la mia mente e l'anima infelice.
La solitudine m'appare, esecrabile sorella dei miei giorni a venire.
Non basta il sole, nè il suo calore
a disciogliere quel gelo nelle membra accovacciate.
Sola, con me stessa e la notte buia,
sono triste prigioniera d'un bieco mal d'amore,
cereo fantasma relegato tra queste quattro mura.
Vorrei morire...
bensì percepisca pulsare forte il cuore,
che la vita esige, seppur non smetta di soffrire.

 



 

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